F.A.Q sul fotovoltaico

le domande più frequenti sugli impianti fotovoltaici

 


Cosa si intende per solare fotovoltaico?





Tipi fotovoltaico





























 
Il solare fotovoltaico si basa sulla caratteristica che certi materiali opportunamente trattati hanno di generare corrente elettrica (passaggio di elettroni) sotto l'azione dei fotoni di luce incidente.
Il materiale che tradizionalmente possiede queste caratteristiche è il silicio.
ma, ormai si possono individuare alcune categorie di moduli e tecnologie:
  • Silicio monocristallino a concentrazione: Pannelli in cui viene minimizzata la quantità di silicio utilizzata (ad alto costo di produzione) in quanto la cella è di pochi millimetri che vengono raggiunti da un fascio di luce concentrata fino a 40 soli. tipici prodotti in fase di studio applicazioni commerciali pressoché nulle.
  • Silicio monocristallino ad alta efficienza: Prodotto da pochissime case produttrici al mondo, con trattamenti superficiali o meno, ha l'enorme vantaggio di essere al top della capacità di conversione della radiazione luminosa incidente. Quindi; a parità di potenza installata, sono i moduli che occupano meno spazio.
  • Silicio monocristallino convenzionale: il silicio tradizionalmente più efficiente, ma ormai divenuto materiale "standard". Efficienza buona, ma pari ad un buon policristallino.
  • Silicio policristallino: considerao il "fratello povero" del monocristallino è la tecnologia più utilizzata e, oggi ha dei rendimenti pari a quelli del monocristallino standard.
  • Film sottile: il silicio ha il pregio di essere molto diffuso, ma costoso nel trattamento per renderlo un semiconduttore di grado solare. Il cosiddetto fotovoltaico di terza generazione o film sottile è quel fotovoltaico che sfrutta la proprietà di semiconduzione di altri tipi di materiali. Diseleniuro di indio Rame o gallio o telloruro di Cadmio sono i semiconduttori oggi più utilizzati e commercializzati. I migliori moduli a film sottile sono di pari efficienza a quella di un policristallo di bassa efficienza.
  • Silicio amorfo: Il tipo di modulo che, prima dell'avvento del film sottile ha avuto molta fortuna per il basso costo e per la possibilità di essere utilizzato in costesti geometrici particolari (curve, ecc.). In realtà oggi è impiegato solamente in contesti nomadici (imabarcazioni e camper) o su coperture industriali curve. Il meno efficiente a parità di metratura, pur 
A queste tecnologie principali si associano poi alcuni accorgimenti installativi che, al di là del dato tecnico del modulo fotovoltaici, tendono a migliorarne la produzione energetica:
  • Installazioni mobili: orientatori mono o biassiali (girasoli) in grado di far produrre più energiaai moduli ad essi ancorati in quanto minimizzano la componente riflessa dal vetro di protezione del modulo e massimizzano la perperndicolarità del fotone incidente.
  • Installazioni con specchi: poco utilizzati per l'impatto paesisitico certamente non irrilevante, sono installazioni in cui acanto al campo fotovotlaico è installata una superficie riflettente capace di convogliare la radiazione diffusa e diretta non perfettamente incidente sul modulo.
  • Impianti ibridi fototermici: Ormai non più una esclusiva, sono moduli fotovoltaici opportunamente trattati per ospitare, sul loro retro, uno scambiatore che si prende carico di estrarre il calore a cui i moduli sono sottoposti rendendoli di fatto un ibrido tra fotovoltaico esolare termico ad acqua. L'effetto interessante per il fotovoltaico è il raffreddamento dei moduli e quindi una maggiore produzione elettrica grazie allariduzione della dispersione per effetto joule.

Qualunque sia la tecnologia, la corrente prodotta dai moduli è continua e necessita eventualmente di un alternatore di corrente per utilizzarla con i dispositivi tradizionali o per cederla in rete.  Più sotto e nelle faq tecnichetroverete ulteriori informazioni al riguardo.
Quali sono i vantaggi della tecnologia in termini ambientali ?
































 
Il solare fotovoltaico, è acclarato anche dai più scettici, ha ormai una capacità di convertire energia dal sole abbastanza elevata da poter avere vantaggi ambientali in molti aspetti del ciclo di vita utile:
  • Ripaga l'energia con cui è prodotto il singolo pannello (dalla produzione di celle, alla realizzazione del pannello stesso materiali compresi) entro la sua vita utile.
  • Produce quindi energia a basso costo manutentivo e soprattutto senza emissioni inquinanti.
Ci sono, però, altri aspetti, sia qualitativi che quantitativi, che fanno del fotovoltaico una tecnologia ambientalmente corretta.
Dal punto di vista puramente energetico:

  • Il primo aspetto è spesso pubblicizzato come l'unica ragione, ma non è il solo: la produzione elettrica di un impianto fotovoltaico non produce gas serra, non richiede energia chimica da fonti fossili nè da combustibili.
  • L'energia elettrica fornita da un impianto fotovoltaico sostituisce quella prodotta con altre fonti e, quindi, elimina le emissioni gassose nocive e limita lo sfruttamento delle fonti energetiche del processo sostituito.
  • La produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica èintrinsecamente sicura: non ci sono fiamme o vapori ad alta temperatura nè complicati impianti da realizzare (vataggi autorizzativi in installazione.
Dal punto di vista più generale generale, invece, si possono annoverare altri vantaggi:

  • L'impianto fotovoltaico è spesso installato su superfici già utilizzate per altri scopi (coperture, ad esempio) e non richiede necessariamente l'occupazione di suolo ulteriore preservando l'area di natura.
  • La tecnologia permette l'installazione anche su strutture mobili.
Quali sono le tipologie di impianti esistenti?











 
Principalmente si parla di due grosse tipologie che corrispondono a due filosofie impiantistiche totalmente differenti:
  • Gli impianti isolati (stand alone).
  • Gli impianti connessi a rete (grid connected).
La differenza sostanziale risiede nella modalità di stoccaggio dell'energia prodotta. Il primo tipo, immagazzina l'energia prodotta in batterie ricaricabili, il secondo, invece, riversa la produzione nella rete di distribuzione.
Ogni impiego mobile, (o dove costerebbe troppo realizzare una linea aerea di distribuzione) viene assolto dal primo tipo, mentre il secondo è la soluzione tipica per la maggioranza delle abitazioni cittadine, per gli impianti a sevizio di utenze industriali e, ovviamente, per gli impianti a terreno di tipo speculativo. Solo il secondo tipo può accedere al Conto Energia
Oltre agli impianti fotovoltaici esistono altri strumenti o utilizzi della tecnologia?

 
Sì, esistono tutta una serie di oggetti di piccola e media scala che sfruttano l'esposizione solare per caricare una batteria e, quindi, rilasciare di notte (o all'occorrenza come avviene per gli strumenti di emergenza) l'energia immagazzinata durante il giorno. Si va da oggetti in piccola scala a lampioni stradali, ma anche al concetto di rendere captanti le superfici pubbliche esposte (pensiline, ecc.)

 

 
Come posso impiegare l'energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico?

















 

Tranne in casi molto rari, la corrente elettrica prodotta da un pannello fotovoltaico è di tipo continuo.

Pertanto posso scegliere se continuare ad utilizzare l'elettricità così com'è, oppure, convertirla opprtunamente e sfruttarla per alimentare una specifica tipologia di carichi (elettrodomestici o apparecchiature alimentati da corrente alternata) o impiegarla per altri utilizzi.
Attualmente, quindi, si possono considerare i seguenti casi:

  • Corrente continua: alimentazione diretta di carichi elettrici coerenti con le tensioni prodotte, alimentazione di pacchi batteria, ecc. Utilizzi isolati e non connessi alla rete.
  • Corrente alternata: prevede l'utilizzo di un inverter che si preoccupa di convertire la corrente continua in alternata a frequenza e tensione di rete, per cui a valle di questo dispositivo, l'elettricità prodotta dai pannelli fotovoltaici, sarà a disposizione per i più svariati utilizzi. Utilizzi connessi alla rete.

La seconda modalità è quella solitamente più adatta per tutti i contesti in cu iesista rete di distribuzione ed è la sola a cui va riconosciuto l'incentivo inConto Energia.

 

 
Che tipo di predisposizioni necessita l'impianto fotovoltaico?

Inverter serie S



 
L'impianto fotovoltaico connesso in rete è concettualmente semplice, ma è necessario considerare due fattori specie se si tratta di interventi in contesto edilizio residenziale:
  • Il diametro dei cavi elettrici tende a crescere all'aumentare del numero di pannelli in una singola stringa (dipende dall'inverter) e, in seconda battuta, dalla potenza di picco dell'impianto (più numerose sono le stringhe maggiore il numero dei cavi impiegati). Le guaine (garganelli) di passaggio dei fili elettrici devono quindi essere di diametro adeguato (superiore a quello normale delle abitazioni 3 cm può essere considerato sufficiente).
  • La presenza di inverter per la conversione della Corrente Continua prodotta dall'impianto in Corrente Alternata da riversare in rete richiede spazio ed adeguati luoghi di ancoraggio. Gli inverter tendono infatti a pesare (20 Kg è la norma), ad essere un poco rumorosi (per via della ventola di raffreddamento) se in funzione, e, in alcuni casi, possono anche essere più di uno (impianti trifase). Da non sottvalutare, inoltre, la necessità di avere una idonea zona di sicurezza nei dintorni dell'inverter per facilitarne il raffreddamento quando a pieno regime.
Ovviamente, nei casi in cui il passaggio non sia agevole (vedere primo punto), è necessario agire diversamente passando in esterni. 
Si può installare in un contesto industriale?























 
Sicuramente sì, ogni qual volta si voglia ottenere energia elettrica in grossa quantità (essendo questa dipendente dalla metratura esposta) per i più differenti scopi:
  • Vendita (impianto speculativo)
  • Copertura dei consumi.
La natura architettonica dei complessi industriali (ampie metrature non ombreggiate) ne fa solitamente un sito molto adatto all'introduzione di questo tipo di tecnologie. 
L'unico aspetto da tenere presente in un contesto di questo tipo sono le potenze in gioco (vedere faq precedenti) ed alcuni aspetti non subito evidenti ma fondamentali.
  • Pesi in gioco notevoli: pur se i pannelli hanno pesi al metro quadrato molto contenuti (tra i 12 ed i 15 kg/mq), è facile che gli impianti industriali raggungano svariate tonnellate di peso.
  • Necessità di mantenimento dello stato di impermeabilizzazione.
  • Specifiche normative che regolamentano le pratiche autorizzative (sopra i 20 kWp, ad esempio, un impianto è considerato industriale e quindi suscettibile di D.I.A.)
Light Energy è sempre attenta a questi aspetti che rendono unainstallazione di un impianto fotovoltaico un impegno alla salvaguardia del costruito.
Dove si installa questo tipo di impianto?







 
Di solito su un tetto che non abbia problemi di esposizione al sole (presenza di altri edifici o impedimenti di altro genere) e quindi ogni orientamento che vada da est, sud ed ovest va bene pur con le dovute differenze in termini di prestazioni.
Esistono tuttavia altre possibilità di inserimento: in facciata, a copertura di strutture comuni, e via discorrendo.
Inoltre ci son oalcune tipologie tecnologiche che permettono una maggiore integrazione estetica con il costruito.
La tecnologia fotovoltaica presenta una certa sensibilità a fattori di ombreggiamento e quindi una valutazione di fattibilità deve prestare molta attenzione a ciò.
Quanto può costare un impianto solare fotovoltaico?












































 
Questa è la domanda che più facilmente ci sentiamo richiedere dai clienti e da chiunque sia interessato all'argomento.
Per questo motivo preferiamo spendere qualche parole in più per chiarificare la situazione.
I costi di un impianto dipendo essenzialmente da tre fattori tutti ugualmente importanti e fondamental che posseggono caratteristiche ed andamenti di prezzo differenziate che è necessario comprendere:
  • Costo dei componenti: si parla di moduli, inverter, staffature, quadri, e componenti funzionali in genere (cavi, scaricatori, quadri elettrici). Qui esistono effetti di economie di scala (maggiore la quantità minore il costo unitario di solito espresso in Wp), Ma, anche, differenze di Qualità, di produzione (aree geografiche di produzione differenti con costi di partenza differenti), di tecnologia.
  • Costi di installazione: sono gli oneri di messa in opera dell'impianto e sono pertanto tutti gli oneri per installazione elettrica e meccanica dell'impianto, oneri edili di impermeabilizzazione, rifacimento tetto, carotature, tracce, ripristini murari, posa di cavidotti, ecc. Ma anche tutti gli oneri necessari per l'elevazione a quota tetto, in condizioni di sicurezza per chi lavora e nel rispetto delle normative vigenti, comprensivi quindi di ponteggi, linee vita,piani di sicurezza, certificazione di ponteggio. A seconda della tipologia di installazione, i costi di installazione sono il vero punto di variabilità estrema (la casistica delle installazioni ci ha dimostrato con i fatti che esiste una forbice notevole in questo aspetto). Nessun effetto di scala ed effetto di costo fisso. (esistono sia che si tratti di un impianto piccolo che di un impianto più grande). Maggiori dettagli qui.
  • Costi per pratiche di autorizzazione: in dipendenza del Comune di pertinenza per la posa, ma anche dalla tipologia di impianto (una centrale fotovoltaica da qualche MWp a terreno richiede una procedura totalmente differente dall'impianto domestico di qualche kWp). le pratiche possono essere nulle o decisamente più complesse. Anche in questo caso si tratta di costi fissi che impattano (o meno) sul costo complessivo.
A questi elementi di costo principali si sommano quelli opzionali, pur di impatto modesto, come, ad esempio:
  • Impianto di monitoraggio: di impatto modesto locale o con accesso ad un portale web per il monitoraggio in remoto della produzione, i componenti per il monitoraggio possono essere complessi o più accattivanti e di facile utilizzo.
  • Estensioni di garanzia sui componenti: molte case produttrici hano programmi più o meno completi di estensioni di garanzia per i prodotti commercializzati. Gli inverter, hanno estension idi garanzia variabile da un minimo di ulteriori 5 anni ad un massimo di 25.
Quanto qui esposto ci riporta alla domanda iniziale: quanto costa un impianto fotovoltaico? I prezzi in discesa di molta componentistica, i moduli, ad esempio, hanno indotto una contrazione di prezzo.
Oggi (consideriamo inizi 2010). un impianto domestico chiavi in mano in condizioni statisticamente più frequenti, con moduli medio alti di qualità (tolleranze positive, bassi derating termici, ecc.), costa sotto i 6.000,00 €/kWp. Ovviamente con una installazione rispettosa di tutta la richiesta normativa sulla sicurezza.
Per quanto concerne gli impianti industriali, invece, i costi vengono decisamente a ridursi anche di circa la metà.
In quanto tempo ritorna l'investimento?




 
L'investimento fatto (realizzazione e posa dell'impianto solare) ha un costo che viene ammortizzato scalando il valore economico dell'energia che si sarebbe spesa dal costo totale includendo anche gli incentivi in Conto Energia.
I tempi di ritorno per impianti domestici si aggirano sui 10 anni, cosa questa che permette, dopo tale periodo, di guadagnare. Per quanto concerne gli impianti industriali, invece,  i tempi sono più corti.
Quanto dura, in termini di tempo un impianto?

 
Un modulo fotovoltaico ha una durata teorica che si aggira sui 100 anni.
I moduli sono garantiti dal costruttore per almeno 20-25 anni (a seconda dei modelli) contro le riduzioni di efficienza che naturalmente insorgono, quella di un impianto, senza dover essere ristrutturato o modificato, invece, si aggira sulla trentina.
Esistono agevolazioni fiscali per questo tipo di intervento?









 
Sì esistono e si tratta principalmente di:
  • Incentivi regionali
  • Sconto ICI (ove previsto dal regolamento energetico comunale)
Questi incentivi valgono anche per interventi come la messa in opera di impianti di illuminazione.

Vi consigliamo inoltre di considerare anche i vincoli per accedere al finanziamento in Conto Energia che prevede una riduzione dell'importo per chi realizza l'impianto in detrazione fiscale. Inoltre potete rifarvi alle innovazioni presenti nella nuova Legge Finanziaria del 2007 aggiornata alla finanziaria 2008.
Sto ristrutturando il sottotetto, posso integrare questo tipo di tecnologia?










 
Ovviamente, sì, anzi possiamo tranquillamente affermare che il contesto di ristrutturazione parziale di un immobile è una delle migliori occasioni che si possano presentare per questo tipo di interventi.
Questo per due motivi
  • Per una migliore gestione del progetto di integrazione che avrebbe meno vincoli e meno compromessi (con riduzione dei costi)
  • In questo modo si possono aprire altri scenari di agevolazioni fiscali per le opere in corso, di fatto facendo costare meno l'installazione dell'impianto.
Dal 24 02 2006, le modifiche al Conto energia, rendono particolarmente vantaggiosa questa soluzione, potendo pensare di utilizzare il fotovoltaico come una tecnologia in grado di ridurre l'impatto economico della ristrutturazione edile.
Devo ristrutturare il tetto e hio anche una copertura in eternit di cui vorrei liberarmi. Il fotovoltaico mi aiuta?






 
Partiamo dal concetto più rilevante: un impianto fotovoltaico è, insieme alle altre tecnologie solari, una dlel poche esistenti per cui si può parlare di riduzione dei costi  grazie ai ritorni economici dati dalla produzione di energia.
Questo fastto pone le tecnologie solari come vantaggiose a priori: sono l'unico acquisto, insieme agli interventi di riqualificazione energetica che generano flussi da cassa positivi.
Per il fotovoltaico questo è vero grazie anche il Conto energia.
La legislazione parla di aumento della tariffa incentivante del 5% per un impianto realizzato su un tetto di cui si sia smaltito l'eternit in mdo da avere un ulteriore incentivo alla rimozione di coperture potenzialmente motlo pericolose per la salute..
Si può installare in ogni abitazione?
 
Praticamente senza nessun problema, visto che, oltre al pannello/i si necessitano solo cavi di connessione e un eventuale alternatore, tutte le strumentazioni che occupano poco spazio.
Esistono altri tipi di incentivi?


 
Tutti i Bandi Nazionali precedentemente attivi sul territorio nazionale e demandati all'Autorità delle Regioni sono sospesi e non più attivi.

Vige, il DL n°379 e il DLGs n° 387, e dall'approvazione del 14 luglio 2005 (modificato nel febbraio 2006), il cosidetto  Conto Energia.
Vi consigliamo di seguire i seguenti links per approfondire meglio lalegislazione e la filosofia del Conto Energia.
Si può integrare con un impianto condominiale?








 
La realizzazione di un impianto fotovlolaico condominiale apre due scenari differenti:
  • Impianto fotovoltaico a copertura dei consumi delle parti comuni.
  • Impianto fotovoltaico a cpopertura dei consumi delle utenze singole
  • Ibrido fra i precedenti.
A seconda della potenza dell'impianto e di quanta metratura utile è a disposizione, ma soprattutto da quanto è scritto nel regolamento condominiale, i tre scenari possono essere più o meno fattibili. Contattatecisenza esitazione in modo si posa sviluppare un progetto ad hoc.
Quanto tempo è necessario per l'installazione? La tempistica viene valutata di volta in volta in base alla complessità dell'impianto e dell'intervento edilizio richiesto dallo stesso.

 

 
Cosa devo fare per installare un impianto?







 
Light Energy è a vostra disposizione per qualsiasi esigenza a partire dai sopralluoghi fino all'installazione certificata. Potete contattarci qui.

Anche se la nostra sede è a Pavia, essendo una società di progettazione, possiamo facilmente darvi tutto il supporto necessario per l'installazione, laprogettazione ed il dimensionamento e la vendita di un impianto solare termico.
Siate voi semplici privati, progettisti/architetti/ingegneri, amministazioni pubbliche o industrie, possiamo offrirvi soluzioni adeguate alle vostre necessità.
Come effettuare una valutazione preliminare di fattibilità?









 
Per quanto concerne il fotovoltaico la verifica preliminare può essere fatta valutando alcuni fattori:
  • Occorre conoscere indicativamente la posizione e la metratura della falda o della superficie sulla quale andrebbero ad installarsi i pannelli per la captazione della luce del sole.
  • Avere un'idea dei consumi elettrici (in kWh) di almeno un anno.
  • Indagare sulla presenza di particolari ostacoli normativi da parte dell'Amministrazione comunale (di solito di natura paesistica).
  •  
Vi consigliamo comunque vivamente di contattarci e verificare con i nostri tecnici la fattibilità in modo sia più agevole indivdiuare opportunità e vincoli e poter scegliere una tipologie di prodotto più adatto a voi.
Lo posso installare da solo?










 
Le conoscenze per l'installazione sono quelle di un elettricista abilitato, quindi a patto di possederle, sarebbe fattibile questa opzione, esistono tuttavia una serie di aspetti, legati alle richieste normative e alla procedura di inizio lavori (DIA, certificazione di conformità degli impianti e via discorrendo) di cui si deve tenere conto e che difficilment eil privato può affrontare.
Tra l'altro ci sono anche problemi legati alla sicurezza sul lavoro visto che spesso si tratta di andare sul tetto ad installare i prodotti che presentano la necessità di adottare cautele di tipo elettrico oltre a quelle puramente legate alla incolumità personale.
Linee vita, ponteggi, ecc. sono ocmunque necessari e quindi l'autocostruzione in rispetto delle normative è possibile solo se potete organizzare tutti gli aspetti per il vostro lavoro senza rischi.
Sono un condomino e vorrei installare l'impianto sul tetto di mia proprietà, come devo procedere?







 
Di solito nel regolamento condomicale è esplicitamente scritto come si può usufruire della copertura e le casisitche sono molto varie (tetto di sola proprietà dell'inquilino dlel'ultimo piano, oppure parte comune a tutti gli effetti).
Il consgilio è sempre quello di agire in conformità al buon senso e alla pacifica convivenza:
  • Richiesta all'Assemblea condominiale
  • Ottenimento del permesso delibverato dalla suddetta Assemblea (necessario e richiesto in comune).
Informare delle proprie intenzioni tutti nei modi evita l'insorgenza di problemi seguenti e, chi lo può dire, magari troverete ualcun altro interessato con cui poter condividere le spese.

 

 

L'impianto fotovoltaico necessita di manutenzione?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non si può parlare di vera e propria manutenzione.
Gli impianti fotovoltaici producono energia in assenza di parti mbili e senza fiamme, per cui hanno una durata intrinsecamente lunga. Come tutti gli impianti elettrici si mantengono funzionanti per anni senza particolari accorgimenti.
Certo, è evidente, che se si vuole che tutto funzioni a dovere, è bene considerare le seguenti precauzioni:
  • Controllo visivo del funzionamento dell'inverter. Spesso l'inverter è l'unico apparato con cui il proprietario può dialogare e con cui è possibile conoscere lo stato dell'impianto. Averlo sotto osservazione è una buona norma.
  • Pulizia dei moduli. Essendo inclinati, possono avere una buona autopulizia, ma se vengono puliti con regolarità producono di più.
  • Manutenzione inverter. essendo l'unico componente sottoposto al lavoro di conversione è anche l'organo dell'impianto più stressato.
Per il resto, la produzione di energia elettrica è senza alcun problema.
Ci saranno altri costi aggiuntivi nel tempo? No, teoricamente solo in seguito ad eventi calamitosi o vandalici. 
Che manutenzione richiedono gli impianti industriali? E quelli a terreno?






 
Quanto detto per gli impianti fotovoltaici in generale è ancora più vero per quelli di potenze più elevate (industriali trifase e speculativi di alta potenza).
Considerando i costi dell'impianto è buona norma, quindi:
  • Predisporre un piano di manutenzione ordinaria: pulire i pannelli, psecie epr gli impianti a terreno è più facile, e doveroso se si vogliono avere performance ottimali.
  • Considerare la manutenzione straordinaria. Gli inverter trifase sono macchine più "delicate" di quelli di stringa per impianti domestici. Anzi: sono sottoposti a carichi ben più elevati ed è normale che vi sia da considerare la manutenzione. fino lala sostituzione dei componenti più usurati
Devo pulire i pannelli da solo?
 
Non necessariamente. esistono pacchetti di servizi appositamente creati, con costi contenuti e totalmente autosufficienti, in grado di assicurare una pulizia ove risulti necessario o di tipo programmato. Contattateci senza esitazione.
Ho paura che il mio impianto sia oggetto di furti e ho sentito che ciò accade con frequenza.





 
Non siamo a conoscena della frequenza di furti di questo tipo, cetrto è che, più un impianto di valore è facilmente accessibile, più la probabilità aumenta.
Esiston odifferenti titpi di antifurto per questo tipo di impianti a protezione, specialmente, del campo fotovoltaico vero e proprio: i moduli.
Nello studio di fattibilità inseriamo, ove ritenuto necessario e richiesto, anche questo tipo di dispositivo in modo il vostro investimento sia al sicuro anche da furti.
Non dimentichiamci, inoltre, che anche i pacchetti assicurativi richedono l'adozione di tutti gli accorgimenti necessari ad evitare l'accadimento di questo tipo di eventi.