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			| Cos'è l'energia eolica? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 | L'aria spostata dalla differenza di temperatura atmosferica genera l'effetto che noi chiamiamo vento. La tecnologia inerente si riferisce alla possibilità di ottenere differenti forme energetiche convertendo l'energia cinetica del vento tramite i noti effetti di induzione magnetica dei rotori ad avvolgimento.
 Dal vento, solitamente, si ottengono:
 
 
				L'aria in movimento impatta sul dispositivo di conversione, opportunamente sagomato, e mette in rotazione il medesimo.Energia elettricaEnergia termica/calore Tale rotazione viene direttamente convertita in energia elettrica a rendimenti elevati e successivamente eventualmente riconvertita in altre forme (come quella termica).
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			| Il vento è il responsabile della movimentazione, ma da cosa è originato? 
 
 
 
 
 
 
 
 | In generale esistono, per la stessa natura dell'aria (che è un fluido in cui noi ci muoviamo) alcune caratteristiche termofisiche che determinano il movimento interno del fluido. 
 
				Il vento è generato, solitamente, dalle differenze di temperatura (e quindi di densità/pressione) di masse d'aria messe in contatto tra loro. Il movimernto su gradiente termico/barometrico è il pricinpale responabile del vento, sia esso una brezza locale (il movimento d'aria di quando si aprono le finestre) che un vento a luinga percorrenza.Temperatura locale del fluidoDifferenza di temperatura tra zone vicineDifferenze di temperatura tra zone lontane | 
		
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			| Il vento è una risorsa molto o poco diffusa? 
 
 
 
				Immagine cortesia Brescia Meteo 
 
 | Al contrario del sole, che, essendo una variabile astronomica, dipende essenzialmente da variabili esogene al pianeta, il vento è invece pesantemente influenzato da fattori locali. Il contesto orogeografico su scala naturale e il contesto urbanizzato per querllo arutificiale sono fattori che, modifcando la "rugosità" del terreno, inducono forti variazioni di comportamento della vena fluida.
 A variare la diffusione del vento, inoltre, esistono fattori globali, quali i differenti livelli di esposizione solare della superficie terrestre, la percentuale di umidità relativa, e altri fattori che determinano una forte disomogeneità della risorsa.
 In Italia, il vento è una risorsa diffusa con un effetto a "macchia di leopardo". Sono poche le zone in cui il vento soffia con le caratteristiche idonee alla produzione energetica. Purtuttavia, come vedremo più avanti è possibile valutare l'infulenza locale del vento e stimare la producibilità di zona.
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			| Che tipo di tecnologie esistono? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 | Gli impianti si classificano in base alla potenza erogata: 
 
				Microeolico: da pochi centinaia di W a pochi kW.MicroeolicoMinieolicoEolico vero e proprio. 
 Minieolico: da qualche kW a poche dedcine, (solitamente in Italia si considera minieolico anche una turbina da 60 kW che senz'altro è poco "mini" in dimensioni e certamente non è domestica.
 
 Eolico: impianti in cui il generatore o i gruppi di generatori sono di taglia decisamente più grande, da qualche centinanio di kW a 1-2 MW
 
 Tra queste tre classificazioni, quelle che attualmente offrono la più ampia scelta tecnolocia sono le prime due.
 Infatti si distinguono:
 
 
 
				Generatori ad asse orizzontale (discendenti dei mulini a vento classici) sono orientabili sia tramite servomotore che per via areodinamica (timone di coda), sono quindi meno indicate in regimi di vento turbiolenti e con cambi repentini di direzione.Generatori ad asse verticale: sono l'eolico più innovativo e quello di cui esistono anche versioni "custom made". Non necessitano riorientamenti perché la loro conformazione offre sempre al vento la "superficie alare" capace di imprimere movimento al rotore. | 
		
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			| Quali altre differenze eisitono tra un impianto minieolico ed un eolico vero e proprio? 
 
 | Il dato della potenza generata ci dice già molto, dal momento che, l'energia producibile, è direttamente proporzionale all'area di impatto del vento (e quindi spazzata dal rotore). Più alta l'energia più grande la pala. 
 
				Micro&Minieolico: da meno di un metro di diametro a pochi metri (2-3 per pochi kW) o poche decine (18 per la pala da 60 kW).Eolico: a seconda dei modelli possiamo avere anche pale da 30 metri di diametro ed oltre. | 
		
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			| Che vantaggi ha questa tecnologia rispetto alle altre del comparto rinnovabili? 
 
 
 
 
 
 | Storicamente la vera differenza è statae il costo. Tipicamente più contenuto quello del generatore eolico a parità di potenza, rispetto a quyelle fotovoltaiche.
 L'eolico, infatti, ha una più alta densità energetica per metro quadrato di superficie occupato.
 Negli anni la differenza si è assottigliata (il costo del fotovoltaico è diminuito), rimane perà un'altra caratteristica: l'indipendenza della resa dal momento della giornata.
 Sera, mattina, notte, per il vento è lo stesso, pur essendo di diversa intensità e velocità, il vento non dipende solo dalla presenza del sole in cielo.
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			| Devo considerare la tecnologia eolica in modo differente dalle altre per la produzione di energia da fonti rinnovabili? 
 
 
 | Dal punto di vista teorico no. Sole, vento maree, biomasse e geotermia sono fonti energetiche rinnovabili con differenti caratteristiche che possono anche essere utilizzate in mix produttivi interessanti e specifici (impianti ibridi eolici fotovoltaici sono possibili sia tecnologicamente che normativamente, ad esempio).
 Da quando esiste la tariffa omnicomprensiva (utile per i piccoli impianti) o i certificati verdi (perfetti per gli impianti di grossa taglia), si è anche annullata la differenza sostanziale con la fonte fotovoltaica, in quanto l'eolico è fonte rinnovabile i cui generatori sono connettibili in rete così come il fotovoltaico.
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			| Quali sono le forme energetiche estraibili da un sistema eolico? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 | Come già detto, in apertura, si parla essenzialmente di: 
 
				L'eolico elettrico, specie nelle sue versioni micro o mini,  a sua volta si può utilizzare per:Eolico (micro o mini che sia) elettrico; cioè produzione di energia elettrica in corrente continua o alternata, monofase o trifase a seconda della taglia e delle caratteristiche del generatore.Minieolico (soprattutto) termico; cioè produzione diretta di calore tramite dissipazione della corrente elettrica prodotta dal generatore attraverso una resistenza immersa in un accumulo. 
 
				L'alimentazione di sistemi isolati da rete (carica di batterie di accumulo)L'alimentazione di dispositivi o sistemi connessi a rete. | 
		
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			| In particolare, quindi, a cosa serve l'eolico elettrico? 
 
 
 
 
 
 
 | Esattamente come succede in un sistema di generazione tradizionale o alimentato da energie rinnovabili, un generatore eolico elettrico, serve a produrre energia elettrica e, quindi, a produrre energia di alta qualità utilizzabile in molti modi. Abbiamo visto che, di solito,  si connette a rete il sistema in modo da:
 
 
				Produrre energia autonomamente.Coprire i consumi puntuali o annuali di energia elettrica.Riversare in rete perché altri consumino l'eccedenza di produzione. | 
		
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			| In particolare, quindi, a cosa serve l'eolico termico? 
 
 
 
 
 | Esattamente come succede in un sistema di generazione di calore tradizionale o alimentato da fonti rinnovabili di energia, l'eolico termico (meglio: il minieolico, considerato che questi sistemi sono disponibili per piccole taglie), serve a: 
 
				Produrre energia termica per utilizzi sanitari (acqua calda sanitaria).Produrre energia termica per integrazione al riscaldamento ambienti.Produzione di calore per scopi industriali. | 
		
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			| In quanto tempo ritorna l’investimento? 
 
 | Con la Finanziaria del 2008 (art.30) del è stato esteso anche agli impianti minieolici ed eolici connessi in rete una sorta di "Conto Energia". 
 In questo modo la legislazione prevede di pagare il kWh prodotto da fonte eolica con una tariffa unica omnicomprensiva di 0,30 €/kWh.
 
 Questo significa che il ritorno dell'investimento di un impianto eolico o minieolico si può valutare in regime di Scambio sul posto con l'aggiunta della tariffa incentivante.
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			| Esistono altri tipi di remunerazioni? 
 
 
 
 | Solo per impianti di grande taglia (minimo 60 kW in zone di vento sostenuto, si può pensare di accedere ai Certificati Verdi. Questi certificati pensati come una nuova forma di incentivazione delle fonti rinnovabili,. Il certificato verde viene rilasciato per ogni 100 MWh prodotti dallimpianto (ovviamente alimentato da fonti rinnovabili) per cui sono richiesti. Per ulteriori dettagli potete riferivi al sito ufficiale sui certificati verdi.
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			| Dove si installa un impianto minieolico? 
 
 
 
 
 
 
 | Solitamente si tratta di individuare una area di esposizione ai venti dominanti dell'area geografica in questione e installare la turbina (sia essa convenzionale o ad asse verticale). Tetti, terrazzi, o tramite strutture di sostegno apposite (tralicci fissi o torri strallate), anche nei giardini privati.
 Ovviamente, più l'impianto è grande più non è compatibile con gli ambiti urbani. Si pensi che se per un modello piccolo, si può avere un rotore di poco più di un metro di diametro, una torre da 60 kW ha una pala da 18 metri, e una da 2 MW, ad esempio, ha un rotore che ruota con un diametro di 80 metri.
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			| Ci sono luoghi preferenziali per l'installazione? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 | Per un impianto minieolico l'importante è che sia rispettatate le duie regole d'oro per l'installazione: 
 
				Queste due regole ci inducono a preferire luyoghi poco raggiungibili e, generalmente, in altezza. Questa scelta massimizza e risoclve in un solo punto entrambi i requisiti (più altezza, meno turbolenza e più forza della vena fluida, e maggior sicurezza).L'esposizione al vento del rotore deve essere massima, in modo possa essere possibile estrarre energia dal vento in qualsiasi condizione.La regola precedente ha come corollario il fatto che il rotore deve essere libero di muoversi e quindi devono essere rispettate le elementari norme di sicurezza. I generatori eolici sonodispositivi in movimento e non deve mai essere dimenticato questo fatto, specie in ambito domestico dove la promiscuità di utilizzi e di destinazioni d'uso porta necessariamente ad una più alta probabilità che persone vengano in contatto con le pale. | 
		
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			| I tecnici dicono che è difficile stimare la resa di un impianto eolico; ma è vero? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 | Partiamo da un presupposto: il vento non è una risorsa uniforme come quella solare. Come abbiamo visto dipende fortemente da condizioni orogeografiche, compressioni o dillatazioni dello spazio, ecc.
 Per questo, spesso ci troviamo di fronte a clienti che, in fatto di vento nelle loro vicinanze, sanno essere molto più precisi rispetto ad un qualsiasi tecnico che, in assenza di dati di rilevamento, non può che valutare un dato statistico.
 Frasi del tipo: "Non sopra casa, ma una quindicina di metri più in là il vento soffia più forte", sono all'ordine del giorno.
 Per questo si è fatta strada l'idea che il vento sia di difficile stima.
 In realtà basta realizzare una campagna di rilevamento adti (velocità, direzione, picchi del vento, ecc.) in modo si possa valutare con esattezza la producibilità di una turbina eolica.
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			| Quindi, per effettuare una campagna di rilevamento, come si deve fare? 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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				Qui, pensiamo sia doveroso distinguere a seconda dello scopo e dell'obiettivo da raggiungere.Le rilevazioni richieste per la valutazione di un parco eolico devono essere  più precise che quelle per un singolo rotore e anche considerando un solo generartore, è fondamentale capire la taglia e l'intervento. Alcune consisderazioni
 
				Parco eolico: la spesa di una campagna di rilevamento èrisibile per i costi totali del parco e fa parte della preprogettazione. Di solito se ne occupa direttamente la ditta appaltata per la realizzazione. Strumentazione di alto livello, con alta precisione e, qualora l'articolazione del parco sia notevole, anche più di un punto di rilevamento.Rotore singolo di taglia media (circa 60 kW): Anche qui una campagna di rilevamento è un costo che l'interessato dovrà valutare. Megli spendere poche centinania di euro che realizzare un progetto e poi non avere i ritorni attesi. Un piccolo investimento a protezione del capitale da investire.Rotore singolo di taglia piccola (massimo 20 kW): qui i costi di una campagna di rilevamento fatto da una ditta specializzata può già essere un costo poco remunerato e che fa alzare i costi. Tuttavia, ritenendola come necessaria per la buon riuscita di un progetto, specie per questa taglia di potenza, Light Energy, ha a disposizione alcune soluzioni interessanti. Contattateci per una valutazioneed un preventivo. | 
		
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			| Quanto è rumorosa una pala eolica? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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				Altra domanda che tutti i clienti interessati, prima o poi chiedono, vuoi perché richiesto dall'Ufficio tecnico del Comune, vuoi per scrupolo personale.Inutile eludere il problema: la tecnologia di produzione energetica da fonte eolica è rumorosa.
 Quanto lo sia, dipende da due fattori:
 
				Velocità del vento (proporzionalità diretta).Tipologia della turbina/rotore (quelle ad asse verticale, solitamente, sono meno rumorose). 
				La scheda tecfnica dlele turbine (ovviamente quelle con certe caratterisitche di qualità e di cura nei particolari di comunicazione) riportano il dato di rumosotià ad una certa distanza e ad un determinato valore di velocità del vento. | 
		
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			| Posso installare un impianto minieolico in manutenzione Ordinaria? | Sì, secondo il DLgs 30 maggio 2008 numero 115, l'installazione di generatori eolici dal diametro massimo di 1 m e altezza complessiva di 1,5 m,non richiede, fatte salve condizioni locali solitamente di carattere paesistico, alcuna autorizzazione. | 
		
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			| Cosa devo fare per installare un impianto? 
 
 
 
 
 
 
 | La RC-ECO living solutions è a vostra disposizione per qualsiasi esigenza a partire dai sopralluoghi fino all’installazione certificata. 
 Anche se la nostra sede è a Pavia, essendo una società di progettazione, possiamo facilmente darvi tutto il suppotto necessario per l'installazione, la progettazione ed il dimensionamento di un impianto eolico o minieolico.
 Siate voi semplici privati, progettisti/architetti/ingegneri, amministazioni pubbliche o industrie, possiamo offrirvi soluzioni adeguate alle vostre necessità.
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			| Come effettuare una valutazione preliminare di fattibilità? 
 
 
 | Occorre conoscere in modo preciso la disposizione degli elementi architettonici e vegetali circostanti (per stabilire la classe di rugosità del terreno), e valutare per quanto tempo soffia il vento nella zona interessata e con che intensità. Più che con il sole, con l'eolico è necessaria una valutazione attenta di questi due parametri che sarà effettuata dai nostri tecnici in fase di valutazione preliminare.
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			| Lo posso installare da solo? 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 | In teoria è possibile questa opzione, ma la natura dinamica del generatore richiede che questo sia ancorato solidamente ad una struttura da realizzare o da installare. Occorrono quindi sia competenze da elettricista abilitato che da muratore, nonché, una scelta attenta della struttura portante che, oltre a resistere al vento impattante, deve anche resistere ai carichi dinamici indotti dalla massa della turbina e dal movimento rotatorio delle pale.
 Esistono una serie di problemi legati alle richieste normative e alla procedura di inizio lavori (SCIA, certificazione di conformità degli impianti e via discorrendo).
 Tra l’altro ci sono anche problemi legati alla sicurezza sul lavoro considerate le posizioni in cui di solito si installano gli impianti minieolici, problemi che vanno considerati attentamente prima di procedere alla installazione.
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			| Quali professionisti sono necessari e a quali pratiche burocratiche devono adempiere? 
 
 
 | Oltre a quelle sulla richiesta di agevolazioni fiscali di cui abbiamo già parlato, si tratta di: 
 Contattare un tecnico iscritto all’Albo (Architetto, Geometra, Ingegnere) il quale prepara una istanza di concessione/autorizzazione edilizia, la relazione tecnico economica del progetto e gli schemi impiantistici.
 L’installatore abilitato che esegua i lavori ed il collaudo e rilasci una Dichiarazione di Conformità.
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			| Che manutenzione deve avere un impianto minieolico? 
 
 
 
 
 
 
 
 | La manualistica e la natura meccanica della conversione energetica, consigliano di effettuare alcune manutenzioni (spesso ridotti a controlli visivi) in autunno e primavera, per preparare la struttura metallica e la turbina ai rigori invernali. 
 Tuttavia è bene precisare che tutto dipende dal tipo di turbina.
 Le turbine ed i modelli da noi commercializzati sono di alta qualità e quello appena visto è l'indicazione tipica di manute4nzione del costruttore, ma esistono modelli, è bene precisarlo, che necessitano di manutenzioni più attente (oliatura e pulizia degli ingranaggi e degli organi in movimento, ad esempio).
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			| Ci saranno altri costi aggiuntivi nel tempo? 
 | Solo quelli dovuti alla manutenzione, alla eventuale sostituzione della componentistica danneggiata da eventi calamitosi o vandalici o troppo usurati. | 
		
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			| Devo avere attenzioni particolari? 
 | Una volta installato, l’impianto eolico è praticamente autosufficiente. Ci si deve attenere a semplici attenzioni per controllare che il sistema funzioni a dovere e non siano sopraggiunti guasti per i motivi più disparati.
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