EOLICO

 

 

Un impianto eolico trasforma l’energia del vento in energia elettrica. 

Le macchine eoliche di piccola taglia possono essere utilizzate per produrre elettricità per singole utenze o per gruppi di utenze, collegate alla rete elettrica in bassa tensione oppure isolati dalla rete elettrica.

Le macchine di media e grande taglia sono utilizzate prevalentemente per realizzare centrali eoliche composte da più turbine, collegate alla rete di media o di alta tensione.

 

Gli incentivi
Attualmente l'energia prodotta dagli impianti eolici, collegati alla rete elettrica, può essere incentivata con due alternativi meccanismi di sostegno: i Certificati Verdi oppure le Tariffe Onnicomprensive (queste ultime solo nel caso di impianti con potenza minore di 200 kW).
I principali riferimenti normativi alla base dei due meccanismi sono la Legge 244/2007 e s.m.i. e il D.M. 18/12/2008. 
Certificati Verdi (CV) sono titoli negoziabili, rilasciati sulla base all'energia elettrica prodotta dagli impianti. 
Le Tariffe Onnicomprensive (TO), alternative ai CV, riservate agli impianti eolici con potenza minore di 200 kW, sono tariffe fisse di remunerazione dell'energia elettrica immessa in rete. 
Le TO remunerano solo l'energia elettrica immessa in rete, mentre i CV remunerano tutta l'energia netta prodotta (al netto dei servizi ausiliari di impianto), dunque questi ultimi premiano anche l'eventuale quota di produzione autoconsumata.
Sia i CV che le TO sono riconosciuti per un periodo di 15 anni. 
Entrambi i meccanismi sono gestiti dal GSE.
Nel caso dei Certificati Verdi, in aggiunta all'incentivo, i produttori possono contare su un ulteriore ricavo: la valorizzazione dell'energia elettrica prodotta. Il valore dell'energia prodotta dipende dall'uso che se ne fa: essa può essere valorizzata immettendola in rete (attraverso la vendita sul mercato elettrico, il "Ritiro dedicato" o lo "Scambio sul posto") o autoconsumandola (in questo caso si beneficia di un "costo evitato" di acquisto dell'energia). Il ricavo derivante dalla valorizzazione dell'energia elettrica prodotta permane anche al termine del periodo di incentivazione. 


Nel caso delle Tariffe Onnicomprensive esse costituiscono una unica fonte di ricavo. Il loro valore, infatti, è tale da includere sia l'incentivo sia la remunerazione dell'energia immessa in rete. Finito il periodo di incentivazione, cessa la componente incentivante, ma rimane naturalmente la possibilità di remunerare l'energia prodotta. 
 

LE TARIFFE ONNICOMPRENSIVE 

Cosa sono
Le Tariffe Onnicomprensive costituiscono il meccanismo di incentivazione, alternativo ai Certificati Verdi, riservato agli impianti a fonti rinnovabili al di sotto di una certa soglia di potenza. Nel caso degli impianti eolici tale soglia è pari a 200 kW. 
Le tariffe vengono riconosciute per un periodo di 15 anni, durante il quale restano fisse, in funzione della quota di energia immessa in rete. 
Le tariffe sono dette "onnicomprensive" in quanto il loro valore include implicitamente sia una componente incentivante sia una componente di valorizzazione dell'energia elettrica immessa in rete. 
Sino al termine del periodo di incentivazione, le tariffe costituiscono l'unica fonte di remunerazione. Terminato il periodo di incentivazione rimane naturalmente la possibilità di valorizzare l'energia elettrica prodotta. 

Quanto valgono
Le Tariffe Onnicomprensive, riconosciute per un periodo di 15 anni, sono differenziate per tipologia di fonte utilizzata. La tariffa prevista per gli impianti eolici, di potenza inferiore a 200 kW, è di 300 €/MWh.
Le tariffe si applicano a una quota parte o a tutta l'energia immessa in rete a seconda della tipologia di intervento impiantistico realizzato (nuova costruzione, riattivazione, rifacimento e potenziamento). Per gli impianti nuovi, l'energia incentivata coincide con l'energia immessa in rete. Gli impianti eolici di nuova costruzione, dunque, ricevono 300 € per ogni MWh immesso in rete. 
Per gli impianti entrati in esercizio a seguito di interventi diversi dalla nuova costruzione (potenziamento, riattivazione, rifacimento), a seconda degli interventi, può essere incentivata solo una determinata quota dell'energia immessa in rete. 
Le formule che individuano la quota di energia incentivata a seconda dell'intervento impiantistico realizzato sono contenute nel D.M. 18/12/2008.

Come si ottengono 
Il produttore può richiedere la Tariffa Onnicomprensiva a valle dell'esito positivo della procedura di "qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili" (qualifica IAFR). 

 

I CERTIFICATI VERDI

Cosa sono
I Certificati Verdi sono titoli negoziabili, rilasciati dal GSE in misura proporzionale all'energia prodotta dall'impianto, in numero variabile a seconda del tipo di fonte rinnovabile e di intervento impiantistico realizzato (nuova costruzione, riattivazione, potenziamento e rifacimento).
Il meccanismo di incentivazione con i CV si basa sull'obbligo, posto dalla normativa a carico dei produttori e degli importatori di energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili, di immettere annualmente nel sistema elettrico nazionale una quota minima di elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. 
Il possesso dei CV dimostra l'adempimento di questo obbligo: ogni CV attesta convenzionalmente la produzione di 1 MWh di energia rinnovabile.
L'obbligo può essere rispettato in due modi: immettendo in rete energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili oppure acquistando i Certificati Verdi dai produttori di energia "verde". 

 


La valorizzazione dell'energia prodotta
L'energia elettrica prodotta dagli impianti eolici può essere valorizzata dal produttore attraverso lo "Scambio sul posto" o alternativamente attraverso la vendita sul mercato ("Ritiro dedicato", borsa elettrica, contratti bilaterali). 
Inoltre, esiste sempre la possibilità di trarre un beneficio dall'autoconsumo dell'energia prodotta.

AUTOCONSUMO
La quota di energia elettrica prodotta dall'impianto ma non immessa in rete, in quanto autoconsumata direttamente dall'utenza a cui l'impianto è asservito, evita di dover acquistare la stessa quota di energia al prezzo di mercato: ciò equivale a un risparmio economico pari al costo dell'energia che sarebbe stata prelevata dalla rete. Si parla dunque di "costo evitato".
Esempio: una famiglia tipo (3 kW di potenza impegnata, 2.700 kWh di consumo annuo) paga in media 0,165 €/kWh (terzo trimestre 2011). Si può dunque dire che grosso modo 1.000 kWh prodotti da un impianto e consumati in casa comportino un risparmio di 165 €.

 

LO "SCAMBIO SUL POSTO"
Lo "Scambio sul posto" è una particolare modalità di valorizzazione dell'energia elettrica prodotta dall'impianto ma non direttamente autoconsumata. Si tratta di un servizio che consente, al soggetto responsabile di un impianto, la compensazione tra il valore economico associabile all'energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore economico associabile all'energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione.
In un certo senso, si può dire che il meccanismo consente di utilizzare la rete elettrica come se questa immagazzinasse l'energia elettrica prodotta ma non immediatamente consumata, in modo da poterla utilizzare in un secondo momento. 
Il meccanismo, riservato a impianti fino a 200 kW di potenza, è gestito dal GSE.